Libri scolastici digitali: qualcosa si muove!

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Avevo già segnalato una nuova casa editrice (BBN) che pubblica e-book scolastici.
La questione dei libri di scuola digitali è da alcuni anni dibattuta su forum e blog, ma spesso la discussione – carta sì, carta no, peso e costi – si concentra sul fatto che le case editrici hanno poco interesse a pubblicare testi scolastici online e che questi resteranno un miraggio.
Quindi ben volentieri avevo postato a proposito di BBN, anche in virtù del fatto che pubblica contenuti con licenza Creative Common (e su questo blog, sapete, si segnalano risorse gratuite).
Posso anche spingermi a polemizzare sul fatto che non sia stata prestata da parte dei media alcuna attezione alla nascita di questa iniziativa ma, si sa, alcune notizie sono scomode ed è più facile seguire gli ordini di scuderia (e lapidare gli insegnanti).
Ho letto però in questi giorni che un altro editore ha pubblicato testi digitali.
Garamond infatti ha aperto una sezione con alcuni testi per le scuole superiori.
Bene, la storia si fa interessante, pare che si smuova un po’ il mercato 🙂
Può darsi che anche i colossi, ancora arroccati sulle loro posizioni, siano costretti a rinnovare i cataloghi, a vantaggio degli studenti e del bilancio delle loro famiglie – e forse anche della qualità.

Esaminiamo quindi da vicino le caratteristiche e le differenze tra le due offerte.
Infatti a prima vista potrebbero apparire concorrenti, ma vedremo che i due editori si muovono in modo diverso.

Per prima cosa noto che in entrambi i cataloghi non ci sono ancora molti testi (ma questo è accettabile, essendo novità) e che non ci sono testi in comune (cioè testi della stessa materia per lo stesso corso di studi).
Ma vediamo punto per punto:

I saggi:
BBN: per avere il saggio bisogna scaricare un foglio, compilarlo e spedirlo alla casa editrice, ci arriva il link con la password per scaricare il saggio completo.
Garamond: basta registrarsi e si può scaricare il file, ma di un solo capitolo.

Il peso dei file:
BBN: i testi sono divisi in moduli, i primi 4 moduli del testo di storia per licei – che corrispondono al programma del primo anno – pesano mediamente 1,7 mega.
Quindi tutto il testo (599 pag.) peserà approssimativamente 6,8 mega, per una media quindi di 0,01 a pag.
Garamond: un solo capitolo del testo di grammatica (94 pag) pesa 3,2 mega per una media di 0,03 a pagina.
Sembrerà un conto barbino, ma io che viaggio (mannaggia) con la 56k questi conti me li faccio, perché tre volte tanto significa che mi scarico 18 mega invece di 6… °_°
Segnalo anche che non è l’apparato iconografico a pesare di più nel testo di Garamond, perché è più ricco l’altro.

Il numero di pagine:
BBN: dichiara il numero di pagine per ogni file – pure per quelli gratuiti (e il peso nella pagina del download).
Garamond: non ci dice di quante pagine è composto il testo (e neanche quanto pesa).

Il prezzo:
Qui la differenza si fa importante: sebbene sia difficile fare un paragone tra i prezzi (anche perché non c’è corrispondenza fra i testi, non abbiamo il numero di pagine ecc…) risulta evidente che la politica applicata dalle due case editrici è concettualmente diversa.
BBN: stabilisce un prezzo per ciascun testo (dichiara che è circa il 50% in meno di un corrispondente testo tradizionale) e – qui la novità – rilascia per le scuole delle licenze collettive, come se i testi fossero un software, ad un prezzo ancora inferiore.
È possibile comunque acquistare il libro in modo autonomo, al prezzo dichiarato di copertina.
Garamond: ha stabilito un prezzo unico per ogni testo, indipendentemente dalla materia o dal numero di pagine. I testi costano poco: 9,90 euro l’uno, non sono previsti acquisti di classe.

La licenza:
Anche qui la differenza è di approccio.
BBN: rilascia i testi con una licenza collettiva (visionabile sul sito) che consente agli insegnanti di fotocopiare, duplicare, distribuire liberamente i contenuti.
Garamond: non fa cenno di questo, evidentemente l’approccio è ancora quello dell’editoria tradizionale.

Gli aggiornamenti:
È chiaro che, in entrambi i casi non si parlerà più di ristampe! evviva! 😀
BBN: gli aggiornamenti sono gratuiti, segnalati sul sito e via mail agli insegnanti che hanno adottato.
Garamond: gli aggiornamenti sono gratuiti nell’arco dell’anno scolastico dell’acquisto.

I supporti free (approfondimenti e robe varie):
Entrambi gli editori mettono a disposizione contenuti aggiuntivi, ma:
BBN: basta registrarsi al sito e tutti i file free, di qualsiasi materia, sono scaricabili da chiunque.
Inoltre sono rilasciati con licenza Creative Commons, questo significa che se io prendo un file e lo pubblico sul mio blog, e ve lo faccio pure scaricare, devo solo citare la fonte (e non lucrarci, of course).
Garamond: gli approfondimenti sono free, ma solo per chi ha adottato il testo.
Anche qui, l’atteggiamento di Garamond mi pare ancora troppo legato all’editoria classica.
Penso che, in rete, si debba essere un pochino più… generosi 😀

I testi:
Paragonare i testi da un punto di vista di qualità di contenuti è, almeno in questa fase, impossibile. Per prima cosa dovrebbero esserci due testi della stessa materia e poi, per poter fare un’analisi seria… dovrebbero essere della mia materia! 😀
Quindi se fino ad ora ho riportato dati di fatto, su questo posso solo offrirvi la mia impressione:
BBN: I testi – lo leggo sul sito, ma basta scaricare il piano dell’opera di storia per rendersi conto – sono stati progettati per essere digitali. Sono modulari, componibili ecc.
Garamond: A me sembrano testi normalissimi, la lavorazione dei quali invece di arrivare alla tipografia si è fermata al file pdf.
Entrambe le case editrici utilizzano i link all’interno del testo, devo dire però che visivamente i testi Garamond sono decisamente più scarni.

In ultimo… il sito:
Mi sarebbe piaciuto analizzare per bene pure questo aspetto, ma non ho le competenze per farlo.
Anche da questo punto di vista ci sono molte differenze tra i due, ma non ci capisco molto di grafica, e neppure di webmarketing, e magari ci sono scelte dettate da motivi di questo genere che non riesco a comprendere.
Mi limito al visibile:
BBN: il sito è molto curato e si vede che è fatto da professionisti, però c’è molto materiale dentro e la navigazione è poco intuitiva.
Garamond: il sito è artigianale, ma pulito e immediatissimo, ai testi si arriva con un click.

Basta così: questo post mi ha portato via un pomeriggio intero, più di ricerca che di scrittura, ovviamente.
(ma l’avete davvero letto tutto? °_° vi prego, ditemelo: io non ci credo che qualcuno legga un post così lungo fino in fondo!)

16 Risposte

  1. L’ho letto tutto!

  2. Certo che l’ho letto tutto!
    e, tifo pure per BBN! 🙂

  3. wow!
    allora anche i post lunghetti vengono letti 😀
    bene bene 😉
    un caro saluto a tutti e due!

  4. Anche io l’ho letto tutto!
    Conoscevo già bibienne, i libri scolastici digitali sono una gran cosa e ho scaricato qualche pdf di storia, nel repertorio free… belli, peccato non ci sia ancora nulla della mia materia!
    Ci sarebbe della Garamond, ma non ho neppure richiesto il saggio, il campione scaricato non mi piace 😦

  5. letto!
    molto interessante… andrò a curiosare 🙂
    mi piace l’idea di portare innovazione a scuola, anche se spesso incontro resistenza fra i colleghi più antiquati (o solo pigri?)…

  6. @franci: non mi parlar di colleghi pigri!!! pensare che dedicarsi a qualcosa di nuovo è una delle poche armi contro il temuto burnout 😀

    @civetta: cosa non ti piace? da quello che ho visto non sono belli da vedere, ma non ho analizzato i contenuti 😀

  7. Sì, letto fino in fondo, e porterò a scuola per informare, posso?

  8. @lavostraprof: devi! 😀

  9. […] Sarebbe bene che le associazioni consumatori spendessero un po’ delle loro risorse anche nella diffusione delle buone pratiche. Incentivare l’utilizzo nelle scuole del software libero, per esempio, e sostenere l’utilizzo dei testi digitali, visto che finalmente ci sono. […]

  10. […] la recensione di Faraona sui libri scolastici digitali […]

  11. […] Libri scolastici digitali: qualcosa si muove! « FARAONA, la gallina che non fugge […]

  12. Sono un librario che, a quanto pare, fra un po’ di anni dovrà chiudere bottega. Ho letto con attenzione il tuo post e sembra che su questo argomenti siate in pochi ad aver fatto ricerche così approfondite. Complimenti!
    Ovviamente se avete suggerimenti per evitare la chiusura di tanti che campano sul libro come me… sono ben accetti 😀

    Un saluto a tutti

  13. Ti dirò che, pur essendo un’accanita sostenitrice degli e-book, ho una vera mania per i libri, quelli di carta, quelli belli, ben rilegati, che odorano di stampa.
    Il mio punto di vista, quindi, non penso rispecchi quello di un mercato che è certo più variegato. Però davvero non credo che il libro stampato sia in pericolo, non in tempi immediati. O, se lo è, non è per colpa dell’editoria digitale ma per tante altre cause – peraltro note.
    Per quanto riguarda la scolastica, sono sicura che ci vorrà più tempo di quello che prevede ottimisticamente (o, meglio, propandisticamente) la ministra. Però i testi digitali offrono, per la scuola, vantaggi che vanno ben oltre la questione del risparmio (che poi a ricaricare cellulare i genitori son sempre pronti).
    E non so quanto la scolastica incida sul fatturato annuo di una libreria.
    Ma mi pare che il ricarico librario sulla scolastica sia più basso che sulla varia, e sicuramente è più basso di quello possibile su tutti gli altri prodotti (sia scolastici come gli zainetti, sia extrascolastici come i giochi o le penne).
    Penso quindi che una cartolibreriagiocattoli sia più facile da tenere a galla – riconvertendo parzialmente i prodotti – che una libreria pura.
    Inoltre, parlando di varia, credo che vendere lettori per gli e-book (tipo Iliad o cybook) possa essere una buona idea, e magari anche trovare accordi con i (pochi) editori per la rivendita dei file sarebbe una strada da sperimentare.
    Per natale ques’anno sono andate molto le cornici digitali, presto potrebbe essere un buon regalo un lettore (che, vero, ha un altro prezzo) già farcito con un po’ di libri. Prova a farti un giro qui: http://www.simplicissimus.it

  14. […] libri di testo Discussioni varie su quello che esiste e su come utilizzarlo: 1, 2, 3, […]

  15. […] prendetevi il tempo di leggere bene la circolare. E se pensate all’alternativa vi rimando a questo (vecchio, ma sempre attuale) post, con una raccomandazione: fate ricerche in rete e valutate la qualità di ogni prodotto, la fretta […]

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